martedì 22 novembre 2011

Hood of Horror




Yo bro!
Direttamente dal ghetto, ecco la nuova recensione che tanto attendevate.
Come avrete già capito questa volta ci immergiamo in un universo Hip Hop ma grondante sangue, infatti, il film di cui vi parleremo si presenta come una specie di Creepshow/Racconti dello Zio Tibia in salsa gangsta.
Vi chiederete dunque chi sia il cantore di tali incubi metropolitani; ma è ovvio!
Si tratta niente popò di meno di Snoop "me ne intendo di erba" Dogg!
Come nella tradizione delle pellicole alle quali questa si ispira, Snoop Dogg's Hood of Horror si divide in tre racconti dell'orrore intercalati dall'istrionismo del sardonico rapper.
Nel primo episodio una giovane writer armata di bomboletta spray si ritroverà con un oscuro potere in mano, dopodichè verremo catapultati in un vecchio palazzo, dove assisteremo alle angherie inferte da un crudele padrone di casa ai danni di 4 reduci di guerra, infine saremo partecipi della scalata al successo non troppo limpida di un rapper al'apice della fama.
Non ci troviamo nè di fronte ad un bel film, nè abbiamo a che fare con un'opera così brutta da essere gustosamente trash (Vedi Alex l'Ariete o Dreamland).
La visione comunque non è sconsigliata, se non altro per le 3/4 divertenti scene splatter e per il carisma di Snoop Dogg e comprimari come Danny Trejo (Spy Kids, Spy Kids 2) o Gabriel Pimentel (My name is Earl, The minis) nei panni del traboccante nanetto Mezzapinta ; per il resto abbiamo un'insipida variante della sovracitata pellicola di Romero (Creepshow, per gli idioti) che potrà al massimo esaltare i fan dell'Hip Hop che poi si scaricheranno la variegata e fin troppo presente colonna sonora, compreso il gustoso(?) e inedito rap grandguignolesco del satanico Snoop.
Da segnalare la discreta qualita delle riprese, figlie della mano di Stacy Title, regista nominata all'oscar per il corto Down on the waterfront nel 1994.
L'ultima cosa degna di nota in un'ora e mezza (circa) di film è il cartone animato introduttivo, piuttosto ben fatto, crepuscolare e amaro al punto giusto.



Lo Zio Gelli feat. Nikodemus


A breve una nuova recensione...