Un film di Jason Eisener.
KABOOM, esaltati e perversi lettori!!
Dopo Machete, un altro "fake trailer" della serie "GRINDHOUSE" inaugurata dalla premiata ditta Tarantino - Rodriguez ha preso vita, diventando un lungometraggio vero e proprio : un lungometraggio con i controcazzi, se ci passate il termine.
Nella cittadina di Hope town ( o Scum Town, se si fa riferimento all'insegna vandalizzata) giunge un vagabondo senza nome; basterà poco perchè quest'ultimo si renda conto della follia, della perversione e del marcio di cui è preda la comunità.
Infatti l'ambiente in cui il nostro si troverà a vagare ricorda le distopie di film di Carpenter quali "1997 fuga da New York" e "Fuga da Los Angeles", e non sarà difficile cogliere i riferimenti all'immaginario Exploitazion del quale la pellicola vuole essere un omaggio.
Quà il vero tiranno è il sadico boss Drake, spalleggiato dai figli Ivan e Slick, ma ad arricchire questo folle e inquietante universo ci pensano anche personaggi altrettanto grotteschi tra cui un Babbo Natale pedofilo e un aspirante regista di Snuff movie.
Da qui in poi la trama è molto semplice, per usare le sue stesse parole, l'hobo (vagabondo per gli idioti) del titolo riporterà "la giustizia una pallottola alla volta" in un escalation di violenza e sangue che lo metterà prima contro una coppia di energumeni in armatura conosciuti come " La peste " ( The plague in lingua originale ) e poi contro Drake e i suoi folli sostenitori.
Compagna di questo viaggio all'inferno senza ritorno sarà Abby, una prostituta interpretata da Molly Dunsworth ( figlia del conosciutissimo John Dunsworth ) nei confronti della quale l'improvvisato giustiziere nutrirà un profondo affetto, e che ricoprirà un ruolo fondamentale nella lotta contro il male.
Hobo with a shotgun abbandona l'ironia degli altri film "GRINDHOUSE" ( Planet terror e Machete in particolare ) a vantaggio di una cattiveria senza fronzoli nella quale i soliti cervelli spappolati, sbudellamenti vari e sangue a fiotti come se non ci fosse un domani,fanno da controcanto a un'atmosfera claustrofobica e allucinata che squoterà più d'uno spettatore.
Non il solito trashone insomma, ma un film piuttosto duro che ci sentiamo di consigliare caldamente, le cui chicche non verranno svelate per non rovinarvi gli spiazzanti effetti sopresa.
Non ci resta che salire a bordo del nostro treno e dirigerci verso la prossima tappa di questo entusiasmante viaggio alla scoperta dello strambo.
Noi abbiamo ancora fame di cinema putrido, e voi?
Lo Zio Gelli & Nicodemus
