venerdì 2 dicembre 2011

Denti

  
Un film di Mitchell Lichtenstein


Un saluto a denti stretti cari perversi amici lettori!!
Parliamoci chiaro, un film che tratta di una vagina dentata è un po' il sogno/incubo di ogni amante del trash fin dai tempi della celeberrima osteria numero 20*.
In questo caso, Mitchell Lichtenstein, figlio del più famoso Roy (l'artista pop, per gli idioti) coglie l'occasione per mettere in scena una sorta di commedia adolescenziale dai tratti indipendenti condita con un sughetto di salsicciotti sanguinanti.
In una tranquilla cittadina americana, sulla quale campeggia una centrale nucleare, vive una famiglia della middle class: genitori risposati con figli non consanguinei.
Se il maschio, Brad, è un perverso e insensibile metallaro, all'altra figlia è andata in un certo senso peggio, infatti Dawn, fervente attivista nel campo della purezza sessuale possiede sin dall'infanzia delle fauci in più, non c'è bisogno di dire dove.
La giovane sarà l'oggetto dei desideri di una miriade di studenti e non tra scuola e dintorni, non vi sveliamo ulteriori risvolti di trama per non rovinarvi una pellicola che nonostante la non sovrabbondanza di scene splatter, o comunque horrorifiche, regala diverse situazioni sfiziose.
Non aspettatevi quindi sangue a fiumi, in un certo senso però il regista fa molto di più, perchè le sovracitate scene splatter sono ben amalgamate da una sottile e acuta ironia che pervade un po' tutto il film.
Oltre al gustoso entertainment quindi, ci viene posta anche una non troppo velata critica nei confronti di un certo conservatorismo e annessi e connessi, vedi religione.
Non possiamo che consigliarvelo questo "Denti", non aspettatevi però una grezzata trash esageratamente grottesca, ma affrettatevi a godere un lavoro ironico e ben fatto, che già solo per il soggetto era, appunto, da vedere.

A Presto, i vostri affezionatissimi Lo Zio Gelli & Nikodemus

*Osteria numero venti
Se la fica avessi i denti
Quanti cazzi all'ospedale
Quante fighe in tribunale
Dammela a me biondina
Dammela a me bionda.



A breve una nuova recensione...

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