giovedì 7 giugno 2012

Chicken Park



Un film di Jerry Calà


Chicchirichì pennutissimi amici!!

Eccoci, è giunto il momento, abbiamo appena terminato la visione dell'opera prima del guru della comicità italiana: Mr libidine, anzi, Mr doppia libidine, anzi, Mr libidine coi fiocchi... Insomma, Jerry Calà.

In teoria dovremmo iniziare col parlarvi della trama, purtroppo però questo film ci mette di fronte solamente un'accozzaglia citazionistica eccessivamente gratuita e irritante, ma ci proveremo.
L'esile intreccio presenta Vladimiro (Jerry Calà), un allevatore di polli caduto in disgrazia che si sta recando a Santo Domingo in compagnia del suo fido gallo da combattimento Jo.
Arrivato a destinazione il pennuto gli verrà rubato, cosi giungeremo al Chicken Park (per niente velato riferimento al Jurassic Park di Spielberg, vero leitmotiv della vicenda), un luogo gestito da un nano pazzoide (Lawrence Steven Meyers) dove scorrazzano polli giganti, che sarà teatro della nostra incredibile avventura (forse).

Ma quali saranno i perni sui quali l'autore farà leva per dar sfoggio alla sua irresistibile verve comico parodistica?
Partiamo col dirvi dei riferimenti metacinematografici: in pratica la pellicola non perde mai l'occasione di ricordarci che ci troviamo all'interno di un film, con accenni continui e stucchevoli a set cinematografici, ruoli degli attori e chi più ne ha ne metta.
Un po' come Gerry Scotti che non smette mai di ricordarci che è grasso, calvo e di Pavia.
Inoltre abbiamo già detto delle citazioni, ma presentiamone alcune: si passa dai commenti al cachet del bambino di "Mamma ho perso l'aereo" (Macaulay Culkin, per gli idioti) alla vecchia pubblicità del languorino dei Ferrero Rocher (ve la ricordate?), non mancherà poi un pessimo imitatore di Edward Mani di forbice, un riferimento alla roulette russa de "Il cacciatore" e cosi via... tutte orrendamente sterili e insulse.

In questa fiera del pecoreccio poteva forse mancare il caro vecchio sesso?
Ma ovviamente no, infatti ad affiancare il nostro Jerry nelle scorribande all'interno del parco sarà una provocante e caldissima Dottoressa Sigourney, interpretata da una Demetra Hempton che ha avuto il buon gusto di farci vedere un po' di tette.
Tra l'altro le unice due scene che ci hanno discretamente divertito si trovano appunto nella sequenza di sesso, tranquilli non è uno spoiler, è palese fin dall'inizio che faranno ALL'AMORE.

La conclusione è ovvia: questo film fa cagare, non per niente ha saltato a piè pari la distribuzione nelle sale nel '94 venendo trasmesso direttamente in televisione, per poi uscire solo in VIDEOCASSETTA nel 2003.
Ovviamente non ci siamo nemmeno messi a criticare gli effetti speciali ridicoli e le varie incoerenze di sceneggiatura, perché sarebbe stato troppo facile, e comunque in un film parodistico su questo tipo di difetto si può passare tranquillamente sopra.
Quindi è un film da vedere oppure no?
Sicuramente la priorità non se la merita, tuttavia se avete finito tutto il trash della vostra lista e avete 96 minuti da perdere, beccatevelo.

Saluti libidinosi.

Lo Zio Gelli e Nicodemus.


Nessun commento:

Posta un commento