mercoledì 10 agosto 2011

Ubaldo Terzani Horror Show

Un film di Gabriele Albanesi

Tempo fa, visionando il dvd dell'ultimo lavoro romeriano "survival of the dead" mi sono imbattuto casualmente nel trailer del suddetto film che a primo impatto ha destato in me e in chi era presente una certa ilarità involontaria. Questo ci ha fatto presupporre che la pellicola in questione non fosse altri che una sottospecie di fake-trailer da affiancare a trailer demenziali quali quelli Macciocapatondiani.
Nel trailer infatti sono vari gli elementi che fanno dubitare riguardo la serietà del film: dai titoli che si alternano al fine di elevare il livello di suspence riuscendo solo nello smerdarlo("a carismatic writer of horror best sellers" è a dir poco ridicolo), ai titoli dei libri di Ubaldo Terzani che vengono velocemente mostrati durante la breve sequenza( "La notte in cui Marta sognò la propria morte", "L'urlo del centauro", "Danzando sulla lama di un rasoio", "Il bosco ha mille occhi"e "Quanto ti amavo, mamma". Neanche "il battello a vapore" si sarebbe proposto di stampare titoli simili...).
Il film avrebbe dovuto titolare "nelle fauci di Ubaldo Terzani", ma grazie al cielo o qualche presunta divinità la casa di distribuzione ha optato per "Ubaldo Terzani horror show".
Visionando questa italica pellicola le aspettative che il trailer aveva plasmato nella mia mente sono state massacrate.
Il film infatti è scorrevole e fluente, presentando scene mai fini a sè stesse e ben congegnate da una regia competente e responsabile.
D'altissima qualità sono anche gli effetti gore/splatter realizzati dallo stimabile Demiurgo dell'horror Sergio Stivaletti.
Pollice verso per la performance di Laura Gigante che grava pesantamente sulla qualità del film sfoggiando talvolta una recitazione alquanto amatoriale da cortometraggio
di quarta superiore.
Tutt'altra considerazione va fatta per Paolo Sassanelli(alias Ubaldo Terzani) che veste il ruolo in maniera egregia senza scadere mai nel ridicolo assoluto( nella resa di un film horror il confine tra paura e ridicolo è assai labile). Nel film sono presenti dei vaghi rimandi all'opera carpenteriana "Il seme della follia"("in the mouth of madness").
Intrigante quanto esplicita è la critica velenosa rivolta ai produttori e ai registi italiani moderni, aspetto che rende "Ubaldo Terzani horror show" quasi autobiografico.
Di fatti il protagonista della storia è un regista di film horror in cerca di produzione, che viene prontamente affidato allo scrittore di successo Ubaldo Terzani per sfornare una sceneggiatura degna di un debutto sul grande schermo.
Per gran parte del film, o meglio verso il finale aleggia una certa ironia sottile attorno ai due protagonisti(il regista e Ubaldo)  scandita da elementi quasi impercettibili che solo gli osservatori più attenti potranno captare...
Per chi ama l'horror imperdibile.




A breve una nuova recensione

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