lunedì 26 settembre 2011

Oasis of the zombies

Un film di Jesus Franco(qualsiasi bestemmia derivante dalla visione è giustificata dal nome del regista)

Ecco un film che non ha niente da invidiare al temutissimo "Zombe 5:killing birds".
Ingredienti: un inizio improbabile, una trama (o quello che è) che pare la rivisitazione impoverita in chiave horror di "Paradise" inserita in un conesto tuttora da inquadrare (cosa ci fanno cadaveri ambulanti rianimati di soldati nazisti in un oasi nel deserto?),
un make up degli zombie equiparabile a quello di platinette o alle maschere dell'atellana e per finire una caratterizzazione dei personaggi ancora non pervenuta.
Se a tutto ciò aggiungiamo il fatto che gli zombie compaiono dopo 40 minuti di supplizio visivo e negli ultimi dieci minuti per un tempo totale di 10/15 minuti converrete col sottoscritto che la voglia di incontrare il regista per regalargli una lavanda gastrica a suon di mazza ferrata è più che comprensibile...
Partiamo dall'inizio del film:
Due strafiche (in apparenza lesbiche) arrivano all'oasi suddetta a bordo del loro bolide fiammeggiante, ovvero una jeep turbotamarra, per poi essere assalite da minacciosissimi zombie/nazisti. Questo naturalmente è completamente slacciato dalla storia principale, ma il peggio viene dopo: non appena vi accorgerete che il resto della trama equivale alla prima scena diluita in un carnevale di scene nonsense e senza le strafiche... sbizzarritevi voi con le bestemmie...
E in seguito a ciò come si sviluppa l'intricata trama? Un ragazzo in cerca del padre farà una scampagnata insieme alla fidanzata e agli amici/manichini nella macabra oasi. Fine.
Ci sono poi elementi di contorno che fanno ancor più dubitare sull'efficacia della trama: cosa c'entra un rabbino/afroman/musulmano nel bel mezzo di una baraccopoli nel deserto?
È una pellicola che frana ovunque.
Ah! Se cercate un po' di gore o splatter allora evitate questa poltiglia nauseante.
Gli zombie servono almeno a dare al film un tocco di critica sociale? Negativo. Anche se il film fosse stato realizzato con intento critico la sua eccessiva malrealizzazione renderebbe impossibile carpirne una presunta essenza. Una menzione speciale va alla copertina megapixelata in stile commodore 64 del dvd, che io non ho comprato(ci tengo a precisarlo).
Voi non volete vedere questo film...


ATTENZIONE!
BOLLINO SPECIALE 










A breve una nuova recensione...

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