venerdì 29 luglio 2011

976: chiamata per il diavolo

 Un film di Robert Englund.

Ebbene si, il nostro rinomato quanto apprezzato Robert Englund, icona horror assoluta dopo l'interpretazione magistrale di Freddy Krueger nella serie "Nightmare" inaugurata da Craven, si cimenta in un esperimento di regia che imbocca la strada del disastro totale.
Evidentemente aver vestito il ruolo di Freddy Krueger l'ha reso un esperto nel creare incubi...
"976 chiamata per il diavolo" parte da un'idea apprezzabile che poteva riversare la sua originalità su una trama fluente e di solide fondamenta.
Il nucleo dell'idea lo conosciamo tutti, è stato proposto e riproposto da qualunque horror di genere paraorientale, ovvero c'è una tendenza ad un equilibrio orrorifico tra occulto/soprannaturale e tecnologia(vedi "the ring", "the call","the phone", "the grudge", "the eye",ecc...).
In questo caso si fanno interagire Satana e una cornetta telefonica e come inizio non promette per niente male...
Aspettate... una domanda... 976 che razza di significato ha nella simbologia dei numeri? Dopo pochi minuti non ho avuto più dubbi: 976 è il numero che simboleggia i film di merda.
La storia è semplice ed abbastanza intuibile: esiste il numero di un oroscopo in grado di metterti in contatto diretto con Mefisto e ricevere dei "favori speciali" da quest'ultimo. Ovviamente il numero cadrà nelle mani sbagliate e potete immaginare già come andrà a finire.
La prima scena è sconnessa dal resto e resa in maniera piuttosto caotica, ma ovviamente è solo l'inizio...
Gli stereotipi sono estremizzati a livelli ancestrali e diluiti in un contesto decisamente surreale.
Abbiamo:
1) Un ragazzino sfigato princeps dei nerd che vive con la madre
2) La madre turbo-bigotta-cristiana-a-randa dello sfigato che non fa altro se non ascoltare surrogati di radio-maria continuamente e quotidianamente(degne di nota sono le sue filippiche religiose)
3) Il cugino figo dello sfigato in giubbotto di pelle e moto da biker, alias Renegade (meno arcigno, ma siamo lì)
4) Una teen-ager libertina in stile anni '80
5) Teppisti di scuola abili giocatori d'azzardo
6) Un giornalista/investigatore lavorante alla rivista "Miracoli Moderni", non aggiungo altro...
Il doppiaggio invoglia a diventare doppiatore soltanto per conoscere i doppiatori di quest'obbrobrio e poterli mandare a quel paese.
Le riprese hanno le trovate più strambe nei momenti meno opportuni: mentre assistiamo ad un'innocente scena di sesso tra Renegade e la teen ager libertina, l'inquadratura assumerà una visuale kaleidoscopica(l'immagine ripetuta più volte in una sola schermata) per ben due volte in cinque minuti senza un motivo che ne giustifichi l'utilizzo.
Gran parte delle sequenze offrono momenti di dubbia plausibilità: lo sfigato esegue un rito satanico in cantina vivendo in una casa piena di santini, gigantografie religiose e gadget cristiani con la madre turbo-bigotta-cristiana-a-randa avendo ricevuto sin da piccolo un'educazione da boy scout... qualcosa non regge.
Naturalmente il princeps dei nerd verrà poi posseduto dal Maligno mutando forma e ottenendo i connotati facciali del Grinch...(Sembra davvero il Grinch, solo il colore li differenzia).

Ragazzo posseduto- Grinch

Tralasciamo la moltitudine di scene fini a sè stesse...
Come fermare un ragazzino posseduto dal Demonio che ha ereditato dunque tutti i suoi poteri? Semplice, basta distrarlo proponendogli di fare un giro in moto insieme a qualche ragazza per poi afferrarlo e buttarlo in una cava infuocata... ma andatevene a...

Alza la cornetta, il Demonio ti aspetta!



ATTENZIONE!
BOLLINO SPECIALE 










A breve una nuova recensione...

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